Questo Calendario vuole essere un aiuto ad affacciarsi con rispetto alla fede dell'altro,  attraverso le feste che ne scandiscono i ritmi e gli eventi, un invito ad accogliere la preghiera dell'altro, così come Dio accoglie le preghiere che salgono a Lui da ogni angolo della terra. 

LA FRATELLANZA

Nuova categoria esistenziale per il mondo d’oggi. Spesso, con poca profondità, la si intende come fraternità; che a sua volta, con ancor più superficialità, viene assimilata al vivere in comunità. Errori che ai più potrebbero sembrare finezze semantiche, ma che in realtà divengono generatori di confusione e quindi di conseguente fatica nel quotidiano.

Il vivere in comunità, implica il mettere in comune beni, spazi, vita spirituale interiore… il vivere in comunità implica servizio caritativo-missionario, implica, in definitiva, il concepirsi come singoli dentro a una rete relazionale chiamata appunto comunità (per noi cristiani i modelli principe sono le prime comunità cristiane presentati in Atti degli Apostoli). Tuttavia questo non implica necessariamente il costruire relazioni fraterne. Non implica cioè il riconoscersi famiglia chiamata con-in-da Dio. Ecco perché la fraternità non coincide con la comunità. Le relazioni della famiglia-fraternità vivono nella dimensione della Carità, cioè dell’Amore maturo di responsabilità gli uni verso gli altri, cioè della santità. La famiglia-fraternità dunque si basa sulla stessa fede e vive relazioni redente nell’essere fratelli e non nel condividere una vita in comunità. Ancora di più la famiglia-fraternità, ispirata da Dio a San Francesco, assume il volto di preghiera; preghiera vivente incarnata. La famiglia-fraternità è performAzione Trinitaria nella quotidianità.

Ma se la Fratellanza non corrisponde né alla vita in comunità, né a quella della famiglia-fraternità, allora che cos’è? Cosa indica la categoria Fratellanza? Qual è il suo specifico?

La fratellanza indica lo scegliere di chiamarsi fratelli pur non scegliendo la stessa fede. Implica cioè il riconoscersi come appartenenti a famiglie diverse ed allo stesso tempo l’essere disposti a camminare fianco a fianco verso una medesima direzione.

La categoria della fratellanza oggi apre nuovi germi di vita, perché riafferma la bellezza dello scegliere di essere fratelli, ma nelle differenze. Il documento sulla ‘fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune’ firmato nel febbraio del 2019 bene esprime questo e ancor di più sprona tutti noi a ricercare relazioni di fratellanza nel traffico di quelle interreligiose.

                                                                                                                                                                                    Fra Stefano Luca OFMCap

 

Questo Calendario vuole essere un aiuto ad affacciarsi con rispetto alla fede dell'altro,  attraverso le feste che ne scandiscono i ritmi e gli eventi, un invito ad accogliere la preghiera dell'altro, così come Dio accoglie le preghiere che salgono a Lui da ogni angolo della terra. 

 

 

 L'INCONTRO

Nel 2019 ricorrerà l´ottavo centenario dell´incontro tra Francesco d´Assisi e il sultano Malik al Kamil avvenuto in Egitto nel 1219.

In vista del ricordo di tale episodio, il tema che quest´anno abbiamo voluto approfondire è quello dell´“incontro”.

Partiamo da un´affermazione ardita: Ogni uomo o donna, cresce, matura e diventa se stesso/a solo nell´incontro… l´incontro è all´origine della propria realizzazione, del proprio compimento.

La categoria dell´alterità stabilisce il nostro rapporto con Dio, il Totalmente Altro, e quello con le persone “altre” rispetto al nostro io.

A partire da cosa significhi incontrarsi, cosa comporti, quali siano le necessarie condizioni perché avvenga un incontro, cercheremo di calare nel nostro vivere come viviamo gli incontri, chi abbiamo incontrato veramente e chi vorremmo incontrare.

Non si può parlare di accoglienza se prima non si è percepita l´esperienza della diversità: in questo risalta l´incontro tra Gesù e la Cananea che ne fa emergere l´iniziale durezza, ma poi si trasforma in stima reciproca in cui i due “altri” si ritrovano in un momento di guarigione e di lode al Signore.

Un altro brano che sviluppa il tema dell´incontro è quello del fariseo e del pubblicano che sottolinea come spesso l´esteriorizzazione della religione crei barriere e renda l´altro più “altro” impedendone un vero incontro.

Ancora un altro brano evangelico che ci illumina sul tema dell´incontro è quello del buon samaritano che mette in crisi il nostro modo di avvicinare il prossimo e ci chiederà come farsi prossimo perché i nostri incontri siano sempre più autentici.

Un altro spunto di riflessione ci viene dalla vita di Francesco, in particolare dal suo incontro con il sultano e soprattutto su come impostiamo e viviamo i nostri incontri con la realtà del medio oriente.

La vita di san Francesco non è stata altro che una serie di incontri: l´incontro con il lebbroso, con i poveri, con Gesù crocifisso di San Damiano, con il Vangelo, con la Chiesa, con i primi fratelli … E poi, come sappiamo dalle sue biografie, l´incontro con Chiara, con il sultano, con i grandi, i piccoli, con la sofferenza, anche con il rifiuto...

Ma l´incontro tra Francesco e il sultano ha caratteri specifici, in particolare alcuni tratti delicati e rispettosi che Francesco ha avuto nei confronti del Sultano. E proprio questo atteggiamento ha agevolato un incontro di pace e fraternità anche con chi crede ad un Dio diverso.

Non si tratta di scendere a compromessi o di sbiadire la propria fede, ma di costruire un dialogo proprio alla luce delle differenze, perché in esse si è stimolati a lavorare su se stessi, ad auto comprendersi e a migliorarsi.

Francesco oggi ci insegna ad annunciare Cristo tenendo presente le differenze, vivendo in una prospettiva teologica del dialogo, scambiandosi esperienze profonde e condividendo il desiderio della gioia della salvezza che Dio ha pensato per tutti.

 Fra Stefano Marzolla, ofm cap

 

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